Messaggi RCS: il canale anti-phishing
L’evoluzione di una Customer Experience fluida unita al proliferare di touchpoint digitali hanno spinto i brand a incrementare la loro presenza online e offline per essere nella top-of-mind dei consumatori. L’advertising è ancora oggi uno degli strumenti più efficaci per catturare e mantenere l’attenzione degli utenti. Non a caso, il mercato degli investimenti pubblicitari in Italia ha chiuso il mese di dicembre 2022 con un +6.5%. La ricerca di Nielsen “I dati per il mercato pubblicitario" dimostra che tv e digital advertising sono i principali mezzi scelti dalle aziende con l’obiettivo di raggiungere un pubblico ampio e in target. Se da un lato i brand stanno facendo di tutto per distinguersi, dall’altro i consumatori sono sempre più soggetti a una massiccia sovrastimolazione pubblicitaria. Infatti, La rivista Economy stima che in media si è esposti a qualche forma di pubblicità tra le 6000 e le 10000 volte ogni giorno. Questo innesca un profondo senso di frustrazione che genera il fenomeno di “banner blindness”, ovvero la crescente tendenza degli utenti a ignorare le tradizionali comunicazioni promozionali. A ciò, si aggiungono i continui tentativi di truffe via sms, email o finti siti. Di cosa si tratta?
Phishing definizione: i rischi per brand e consumatore
Il termine “phishing” è una variante inglese del verbo “fishing” e allude, appunto, a tutte quelle tecniche fraudolenti pensate da un malintenzionato per “pescare” qualsiasi tipo di informazione sensibile di un utente, come PIN o numero delle carte di credito, fingendosi un’azienda o un ente affidabile. Genericamente, il primo tentativo avviene tramite email il cui mittente, l’oggetto e gli elementi grafici ricordano il brand o l’istituzione ufficiale. Nel momento in cui l’utente clicca su una delle CTA interne (visita il sito, conferma il pin ecc..) atterra in un sito web falso per inserire dati personali che possono essere usati dall’hacker per commettere furti di identità, avanzare richieste di riscatto, effettuare pagamenti e chiedere prestiti. Oltre al danno economico e morale, il consumatore è diventato ancora più scettico sulla veridicità delle comunicazioni promozionali. Una diffidenza che lo porta ad allontanarsi anche dai siti o canali ufficiali di brand. Ciò è una conseguenza del fatto che questi tentativi di furto finiscono nella casella di post ordinaria, e non solo in spam, generando confusione.
La paura e l’incertezza di star effettivamente comunicando con la vera azienda è alimentata anche da un’altra dilagante forma di phishing, ovvero smishing. Si tratta di una tecnica fraudolenta che il malintenzionato mette in campo per sottrare dettagli importanti attraverso un sms per indurre i destinatari a cliccare su un link. Anche in questo caso, il testo del messaggio così come il nome del mittente sono molto simili agli originali. Questa vicinanza tra le fonti autentiche e quelle ingannevoli è dannosa per l’immagine di un brand. Il rischio che le campagne di sms o email marketing non raggiungano i risultati attesi è molto alto. Come può quindi un’azienda assicurarsi la veridicità delle sue comunicazioni?
Messaggi RCS per i brand: il mittente è verificato
I messaggi RCS sono sms interattivi di ultima generazione che garantiscono a brand e consumatori massima affidabilità e sicurezza. È un’esagerazione? No, e ora vediamo anche il motivo. La caratteristica distintiva degli RCS è il mittente certificato, ovvero solo aziende che hanno superato il controllo dell’identità da parte di Google hanno accesso a questo canale. Ulteriore livello attendibilità è dimostrato dal fatto che per potere integrare gli RCS in ambito aziendale è necessario rivolgersi a un partner certificato come LINK Mobility, che lo scorso anno ha vinto il premio di “Best RCS Provider”.
Una volta passati questi due step, l’azienda ottiene la spuntina di mittente verificato. Quando il destinatario riceve un RCS, può approfondire nella sezione “Informazioni e Opzioni” tutti i dettagli di contatto, dall’indirizzo email al numero telefonico se si chiama dall’estero. Nel profilo aziendale, si possono aggiungere anche call to action immediate come visitare il sito o contattare il centralino .
A questo punto di forza, si aggiungono altri 3 importanti vantaggi che gli RCS assicurano alle aziende:
Bidirezionalità
Si crea una conversazione con gli utenti via chat avviando una vera e propria sessione di domande e risposta grazie a funzionalità avanzate come i bottoni.
Multimedialità
Personalizzazione delle conversazioni con Rich Media Content come caroselli cliccabili, schede prodotto, video, GIF e file audio.
Automazione
Integrazione degli RCS in flow automatici con il chatbot evoluto di LINK Mobility, ma anche attraverso la piattaforma di marketing all-in-one che combina vari canali di comunicazione.
Per approfondire tutti i vantaggi degli RCS, consigliamo di leggere il nostro ultimo articolo di blog.
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