Coupon digitali: il futuro di sconti e promozioni

Coupon digitali: il futuro di sconti e promozionoi
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Michela De Maria 2024-12-05

Frequenza e abitudini d’acquisto del consumatore sono cambiate radicalmente. Oggi, oltre alla qualità, la ricerca di promozioni e convenienza sono i driver principale per ogni decisione di spesa e che influenza maggiormente la scelta di acquistare in uno store piuttosto che in un altro. Questa rincorsa agli sconti ha portato i brand a perseguire e adottare strategie di promozione per aumentare le vendite, migliorare la fidelizzazione dei clienti e acquisirne di nuovi. Infatti, il mercato del couponing in Italia ha chiuso il 2022 con 250 milioni di buoni sconto distribuiti su tutto il territorio nazionale, un +10% rispetto al 2021. Un recente studio ha rilevato che oltre il 40% delle famiglie è alla ricerca di sconti e offerte con l’obiettivo di massimizzare il ritorno della propria spesa. Ma alla crescita nell’utilizzo dei buoni sconto è inoltre corrisposto un cospicuo aumento dei coupon digitali che rappresentano il 10,5% del totale transato in cassa. Perché consumer e aziende si stanno avvicinando alla versione dematerializzata dei voucher?

Coupon stampati: sono ancora utili per i consumatori?

Dal settore food a quello farmaceutico, i coupon hanno da sempre giocato un ruolo strategico nel rapporto tra brand e cliente. I buoni sconto, infatti, vengono percepiti come un vero e proprio premio tanto da risvegliare nel destinatario un profondo senso di gratificazione. Una soddisfazione nel riceverlo a cui segue un’immediata azione di riscatto nei più sensibili alle variazioni di prezzo. Ma i coupon tradizionali sono creati per colpire la massa e alcune categorie merceologiche a prescindere dai gusti del consumatore. Questo comporta che la sua utilità viene meno quando gli sconti non riguardano un servizio o prodotto di interesse per il singolo individuo. Più questa situazione si ripete, più il cliente si allontana dal brand facendo sì che l’unico elemento di legame sia la convenienza. Ma nel momento in cui un’altra azienda proporrà offerte più vantaggiose, il cliente si sposterà con più facilità verso un competitor.

Altro limite dei coupon stampati sta nel fatto che questi implicano un incontro fisico tra il cliente effettivo o potenziale e il brand. Il buono sconto infatti può essere consegnato alla cassa al momento del pagamento, imbucato nelle cassette postali e distribuito a mano durante inaugurazioni o altri eventi. Ciò significa che il bisogno del consumatore di risparmiare può essere soddisfatto solo in poche occasioni.

Infine, chi è alla continua ricerca di sconti accumula nel portafoglio più di un voucher. Più spazio viene occupato, più aumentano le probabilità di perdere il buono sconto, di dimenticarsi delle offerte ancora valide o involontariamente lasciare che scadano.

Digital Coupon: quali sono i vantaggi per i brand?

Rispetto alla versione cartacea, i coupon digitali garantiscono innanzitutto un risparmio sui costi di produzione e impatto sull’ambiente. Proprio come abbiamo raccontato nell’ebook sul volantino digitale, il valore della carta è salito nell’ultimo anno del +90% imponendo a molti settori di ridurre al minimo la personalizzazione e limitare il consumo di carta. Una spinta alla digitalizzazione che ha effetti positivi sia sull’immagine del brand, percepito come attento alle tematiche ambientali, che sulla personalizzazione dell’esperienza di ogni utente.

Infatti, i digital coupon possono essere integrati nei flussi di comunicazione in canali dinamici come WhatsApp Business API o i messaggi RCS. Questa integrazione consente ai brand di conoscere più a fondo le preferenze degli utenti e raccogliere informazioni più dettagliate come la posizione geografica.

I dati possono essere automaticamente immagazzinati nel CRM e servire per poter costruire delle campagne marketing ad hoc che tengono conto delle abitudini di utilizzo di un buono sconto, frequenza d’acquisto e livello di fidelizzazione. I base a questi comportamenti, il brand distingue i clienti in liste per decidere se far leva su strategie drive-to-store, lead generation e loyalty programs.

In quest’ottica, il buono sconto diventa un tassello di un puzzle molto più ampio e soprattutto omnichannel attraverso un’interazione tra fisico e digitale. Per esempio inquadrando il QR Code dalla vetrina del negozio, il lead atterra in una landing page con form da compilare per riscattare lo sconto da usare per il suo prossimo acquisto. Inviare un reminder via SMS o email con il codice del voucher e il periodo di validità è il modo ideale per instillare un senso d’urgenza negli shopper.

Con la LINK Communication Platform (LCP), le aziende possono configurare direttamente in piattaforma ben due tipologie di coupon. Il coupon fisso serve per inviare lo stesso codice per tutti i destinatari. Altra tipologia è invece il coupon dinamico utile a verificare esattamente 'quali' destinatari utilizzano il codice personalizzato e non solo 'quanti' in complesso. Sempre in piattaforma è possibile configurare una data di inizio e fine validità tenendo traccia dei coupon distribuiti e sapere chi ha riscattato lo sconto grazie a un avanzato strumento di convalida. La creazione di coupon può essere integrato con work flow avanzati con SMS, RCS, Email e WhatsApp.

Per approfondire tutte le funzionalità della LCP, leggi ora l’articolo dedicato.

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